Prostata: niente tabù

Tumore alla prostata: 1 uomo su 5

Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra gli uomini e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni. Fare prevenzione diventa dunque sempre più importante.

Errore numero uno: aspettare!

«In generale, le patologie anche più semplici della prostata, anche senza arrivare al tumore, vanno a intaccare la quotidianità. Pensiamo ad esempio ai problemi di minzione di cui la prostata ingrossata è causa, oppure alla disfunzione erettile. Eppure purtroppo molti tendono ad affrontare il problema solo dopo che diventa ingestibile».

Come si può prevenire il tumore alla prostata?

«In Italia, gli uomini dai 45 anni ed, in caso di familiarita, a partire dai 40 anni, sono invitati a recarsi una volta l’anno presso un punto prelievi per l’esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico). Attraverso un semplice prelievo di sangue si valuta il livello di questo antigene, che non è un marcatore tumorale specifico. Questo significa che funziona solo come una “spia” di attenzione. Elevati livelli di PSA o livelli crescenti nel tempo possono indicare anche solo una prostatite (infiammazione) o ipertrofia, non necessariamente un tumore della prostata».

PSA in rialzo: mi devo preoccupare?

Niente panico.

In presenza di un rialzo del PSA, il medico procederà ad indagini più specifiche. Gli esami più comuni sono l’esplorazione rettale e l’ecografia prostatica. Negli ultimi anni ha assunto un ruolo rilevante anche la risonanza magnetica multiparametrica, un esame non invasivo che permette una mappatura di tutta la prostata per identificare eventuali zone sospette.

Possiamo affermare che si tratti di tumore (adenocarcinoma prostatico) solo a seguito di una biopsia, ovvero una serie di prelievi di tessuto prostatico con una leggera anestesia, che si esegue in un ricovero in day hospital».

Nessun sintomo o familiarità per tumore alla prostata. Che fare?

Il tumore alla prostata può essere purtroppo privo di sintomi nelle fasi iniziali. E’ sufficiente il controllo annuale del PSA per vivere più sereni.

Se il tumore viene diagnosticato in tempo, si può programmare un intervento chirurgico di tipo conservativo. Questo può garantire un’ottima qualità di vita senza per esempio generare problematiche come l’ incontinenza urinaria o la tanto temuta disfunzione erettile.».

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